Intervista ai “Root”

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Prima di arrivare in irlanda le uniche band fighe irlandesi che conoscevo erano i Flogging Molly ed i Dropkick Murphys. Ma in effetti non erano davvero irlandesi, semplicemente si comportavano come se lo fossero. Alla fin fine, l’immagine che gli stranieri hanno della musica irlandese, è quella di uomini di una certa età che suonano la cornamusa e donne dai capelli rossi che suonano l’arpa. Quindi sono rimasta davvero sorpresa quando ho realizzato quante band eccezionali vivono e suonano qui a Cork, in Irlanda.

Sabato 6 Luglio Sono andata ad un concerto ad ingresso libero in un pub chiamato “The Old Oak” con, ad essere sincera, nessuna aspettativa particolare. Quindi son entrata nel locale, sovrastante il pub, in cui fanno i concerti e che si chiama “Cyprosu Avenue”, che a tutti gli effetti sembrava solo uno spazio vuoto con un bancone. I “Root” era il nome di una delle due band che avrebbero suonato quella sera ed all’inizio non sono rimasta poi molto impressionata da quei quattro capelloni! Quindi me ne stavo là, bevendo una birra, e sembrando assolutamente favolosa, ehehe 😉 Ma alla fine, quando ho sentito quella voce unica ed I primi accordi di chitarra, il mio cuore si è sciolto. Onestamente non mi aspettavo una band così brava in un club così piccolo e con entrata gratuita.  Il concerto mi è piaciuto davvero molto ed alla fine Marc, il cantante che assomiglia un po’ al giovane Eddie Vedder dei Pearl Jam, è stato così carino da rispondere ad alcune mie domande.

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“Da dove deriva il nome “Root” (ndt significa radice in italiano)?”

Marc: Sono un grande appassonato di metafisica, astrofisica, geologia e mitologia antica, quindi ci sono elementi di tutto questo sia nel nome che nel logo.

“Chi sono i membri della band?”

Marc: La band è nata verso la fine del 2012 ed ha iniziato a fare concerti a gennaio di quest’anno. Io sono Marc, il cantante, e vengo da Glasgow, Scozia. Darren Rea, il chitarrista, è di Cork e Andre Alexandre, alla batteria, è di Anápolis, Brasile. Al momento stiamo facendo delle audizioni per cercare un bassista che rimpiazzi il precedente. Nel frattempo Niall McGuinness dei “Twisted Wrath” ci sta gentilmente aiutando, per permetterci di continuare i concerti!

“Come descriveresti la vostra musica?”

Marc: Beh, la nostra musica ha influenze molto complesse, che sfiorano diversi generi e stili. Tutto sommato è scura, come le radici degli alberi, in una foresta. Impegnata e decisa.

“E’ la musica un hobby o un lavoro, per voi?”

Marc: Penso di poter parlare per tutta la band, quando dico che la musica è la nostra vita ed il nostro maggior obbiettivo è di comporre e suonare le nostre canzoni.

“Quindi, quando sarà il vostro prossimo concerto ed avere pubblicato nulla, finora?”

Marc: Abbiamo pubblicato un EP, intitolato Incandescent. Potete scaricare l’intero EP gratis qui: http://too.root.bandcamp.com/album/incandescent . Al momento stiamo anche lavorando al nostro primo album che dovrebbe uscire quest’anno. Ci stiamo anche organizzando per fare presto anche molti altri concerti, principalmente a Cork.

-Eileen 

Lavorando per beneficenza

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Sono arrivato a Cork con l’intenzione sviluppare nuove conoscenze, migliorare le competenze che già avevo e guadagnare un po’ di esperienza in un lavoro che mi interessa.

Un’organizzazione benefica stava cercando due persone che aiutassero nella pianificazione e l’organizzazione della una giornata annuale dedicate alla raccolta fondi.  Io ed una ragazza irlandese, con una laurea in marketing abbiamo ottenuto il lavoro dopo alcuni colloqui. Un’esperienza come Event Management era esattamente quello che cercavo, oltre alla soddisfazione che deriva poi dal lavorare per un’organizzazione che si occupa di beneficenza.

L’organizzazione ha un’ufficio pricipale a Dublino ed altri uffici sparsi per l’Irlanda: a Cork si trova l’ufficio della contea delMunster. L’evento in programma puntava a migliorare, attraverso lo sport, le capacità, le abilità ed anche la vita delle persone che soffrono di ritardi mentali.

Attualmente l’evento ha più di 11.000 atleti registrati, che partecipano a 15 diverse categorie sportive e provenienti da 409 gruppi. Questi atleti sono aiutati e supportati dai loro famigliari e da una squadra di 25.000 volontari che si danno molto da fare per aiutare l’associazione in vari modi, anche durante gli eventi di raccolta fondi. Mi rattrista dover ammettere che l’evento corrispettivo a questo in Inghiltera non è nemmeno lontanamente così grande, nonostante la popolazione inglese sia 12 volte quella irlandese.

L’Irlanda è stata la prima nazione, dopo gli Stati Uniti, ad ospitare i Giochi Olimpici Speciali nel 2003. all’epoca c’erano circa 7.000 atleti da 150 nazioni, che gareggiavano in 18 differenti discipline. I giochi hanno completamente cambiato la percezione e l’attitudine della società, nei confronti dei disabili e delle loro capacità e limitazioni. Ora, a dieci anni dal primo evento irlandese, la generosità degli irlandesi continua ad aiutare le organizzazioni che si occupano di questo evento.

Il mio ruolo era di aiutare a coordinare le migliaia di volontari che avrebbero dovuto raccogliere i soldi in tutta l’isola, durante la giornata dedicate alla raccolta fondi, il 26 Aprile. Di altrettanto impegnativo, c’era anche il fatto che ho aiutato l’organizzazione a gestire altri eventi di beneficenza, come camminate, arrampicate, maratone di kayak ed altri eventi. E’ un lavoro impegnativo e, quando torno a casa alle 5.30, sono distrutto!

L’esperienza che sto acquisendo è molto importante, ma la motivazione che davvero mi spinge a lavorare viene dal fatto di sapere che ciò che stiamo facendo può aiutare dei ragazzi affetti da disabilità e dar loro la possibilità di crescere sia fisicamente che emotivamente, farsi nuovi amici e forse anche realizzare i loro sogni. Mi vergogno di ammettere che ho dovuto viaggiare fino in Irlanda per rendemi conto che noi, in Inghilterra, non facciamo abbastanza per queste persone.

-Andrew

Cork Midsummer Festival

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Il Cork Midsummer Festival è un festival annuale che si tiene a Cork e che attrae un pubblico sempre maggiore di spettatori di ogni età. Quest’anno il festival si tiene dal 21 al 30 giugno: dieci giorni di performance, eventi, attività ed intrattenimento. Il programma del Cork Midsummer Festival è decisamente vasto e comprende teatro, danza, concerti, opera lirica, arti visive ed anche attività per tutta la famiglia.

Iniziato per la prima volta nel 1997, il Cork Midsummer Festival è uno dei maggiori e più conosciuti festival che coinvolgono artisti internazionali e l’arte in tutte le sue forme. Giusto per fare alcuni nomi degli artisti presenti quest’anno: Mick Flannery, Moiety, Amiina, The Hilliard Ensemble…e molti altri!

Il festival presenta artisti nuovi e conosciuti, irlandesi ed internazionali, che spaziano tra tutte le forme d’arte. Il festival ha sviluppato una reputazione internazionale per il fatto di presentare ogni anno lavori paricolari e inusuali, location sorprendenti sia in giro per la città che nelle varie gallerie d’arte.

LA MIA ESPERIENZA

Questo giugno sono andata al Cork Midsummer Festival. In giro per varie strade della città si potevano trovare le varie attività o attrazioni gratuite. Sono andata a St. Patrick Street dove c’erano alcune bancarelle con vari cibi ed oggetti d’artigianato. C’era anche un laboratorio in cui le persone potevano dipingersi il viso, cosa che i miei amici ed io abbiamo deciso di fare. E’ stato davvero divertente!

In seguito siamo andate in Shandon Street, dove le cose erano un po’ diverse: c’erano meno bancarelle e più attività da fare. Lì abbiamo avuto la possibilità di danzare con un gruppo di ballerini irlandesi, che ci ha insegnato alcune coreografie. C’erano anche dei ballerini africani ed alcune attività adatte ai bambini.

E’ un peccato però che molte cose come i concerti, le mostre ed il teatro siano a pagamento.

-Giorgia

Siete ancora in tempo per partecipare! Potete trovare i dettagli, qui:

http://www.corkmidsummer.com/

Una giornata a Dublino

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Dublino é una città molto bella, ma per essere la capitale d’Irlanda me l’aspettavo piú grande. Siamo partiti da Cork in bus e ci abbiamo messo 3 ore ad arrivare a destinazione.

Arrivati in città siamo subito andati a pranzare nel parco del Trinity College, la prima università irlandese, dove hanno anche girato qualche scena della saga di Harry Potter.

Dopo pranzo ci siamo divisi: alcuni sono entrati nel Trinity College, altri sono andati nei piccoli musei dispersi tra le vie, io ed una mia compagna siamo rimaste un pó nel parco e poi, consultando la cartina, abbiamo scoperto che c’era un museo delle cere il National Wax Museum Plus. Il costo non è eccessivo ed è molto carino. Ci sono statue di attori e cantanti, cartoni animati, personaggi storici e personaggi dei film.

Dopo di questo ci siamo dati allo shopping e a dire la verità non ho ben capito com’è strutturato il centro della città.

Per le vie ci sono molti artisti di strada: c’é chi canta, chi balla, chi scrive o disegna per terra, alcuni avevano un cumulo di sabbia e lo trasformavano in qualche animale e non mancavano le statue viventi. Ci sono anche alcune persone travestite da folletti con cui puoi fare una foto, dando loro una piccola offerta.

Dopo lo shopping era ora di cenare ed anche qui ci siamo divisi: alcuni al fast food ed altri al pub. Ci sono un sacco di pub ma li sconsiglio per mangiare perchè a mio parere sono troppo costosi.

Io che adoro i capuccini vi consiglio ovviamente “Starbucks”: ce ne sono piú di uno in centro ed è molto buono.

Dopo cena abbiamo ripreso il bus e siamo tornati dalle nostre host family a Cork.

-Giorgia

Cork: 3 attrazioni in 1

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Io ed il mio gruppo abbiamo fatto un tour con la Happy Tours, che si chiama “Cork’s 3 attractions in 1 tour” (ovvero le 3 attrazioni di Cork in 1 tour). E’ molto interessante e siamo andati a visitare tre città che si trovano vicino a Cork: Kinsale, Middleton e Cobh.

Per prima cosa siamo andati a visitare il Charles Fort, di Kinsale.

Durante il XVII e il XVIII secolo, Kinsale era un’importante base navale. Il Charles Fort venne costruito nel 1670 con una pianta a forma di stella, un disegno pensato per resistere agli attacchi dei cannoni, sulla scogliera all’ingresso della baia di Kinsale. Sull’altro lato invece si trova il James Fort, che però ora è in rovina. Questi due forti hanno avuto un ruolo importante per Kinsale perchè proteggevano la baia e controllavano le navi in arrivo. Ora il Charles Fort è diventato un monumento nazionale.

Quando sono arrivata lì, la prima cosa che ha attirato la mia attenzione è stata la splendida vista sul mare, da togliere il fiato! Quindi la guida ci ha illustrato tutte le diverse parti del forte. Il castello è conservato molto bene e ci sono alcune parti di esso in cui puoi quasi immaginare come i soldati si muovevano e vivevano all’epoca. Dopo la visita, abbiamo avuto alcuni minuti per fare un po’ di foto.

Dopo alcuni minuti siamo partiti e siamo andati a Middleton, a vedere la distilleria della Jameson.

Quando siamo arrivati, la prima cosa che ho visto appena entrata, sono state centinaia di bottiglie luccicanti di wiskey della Jameson, era splendido. Potevamo vedere, al bar, tutti i vari tipi di alcolici irlandesi, dopo di che, abbiamo iniziato la visita guidata. All’inizio c’era un breve filmato che raccontava la storia del fondatore e dei figli. La visita era divisa in tredici parti. Non ricordo esattamente tutti i passaggi, ma erano legati alla preparazione del wiskey. Ho apprezzato molto il tour, perchè la guida era molto amichevole e chiara nelle sue spiegazioni. Ad un certo punto, quando abbiamo iniziato a parlare della preparazione del wiskey, si poteva sentire l’odore che si sente durante i vari passaggi: un po’ intenso, ma non troppo fastidioso. Una cosa che ho davvero apprezzato era il fatto che in ogni passaggio aveva decorazioni e schermi che mostravano le attività svolte dai lavoratori. Alla fine del tour abbiamo potuto assaggiare un po’ di wiskey e quindi siamo passati per un piccolo negozio.

Finalmente, dopo il tour alla distilleria, abbiamo avuto del tempo per pranzare o per visitare Middleton.

Per finire, siamo andati a Cobh a visitare il museo del Titanic…era la prima volta per me ed i miei amici! All’ingresso ci hanno dato dei biglietti che recavano il nome di una delle persone realmente salite sul Titanic. Nel nostro gruppo c’era una ragazza che è molto appassionata alla storia del Titanic, quindi è stato molto interessante per tutti. Io ho molto apprezzato la visita, più degli altri, credo! Purtroppo non potevamo fare fotografie all’interno, ma rimarrà tutto impresso nella nostra memoria. Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando, alla fine, ognuno di noi ha scoperto se il passeggero del loro biglietto era sopravvissuto alla tragedia.

-Keila

 

Se volete maggiori informazioni su questo tour, le trovate qui:

http://happytoursireland.com/

La mia esperienza irlandese

VIAGGIO:

Il mio viaggio è stato veramente duro.

Partenza da Vicenza con un pulmino troppo piccolo per farci stare noi ragazzi e le valigie. Arrivo all’aeroporto di Treviso. Il volo ci portava a Londra-Stansted. Era la prima volta che prendevo l’aereo e avevo una paura folle, ma è andata bene, benissimo. A dire il vero mi sono proprio divertita.

Arrivati a Londra ci aspettava tutto un pomeriggio da passare all’aeroporto. Portatevi qualcosa da fare se non volete impazzire. Poi finalmente riprendiamo l’aereo che ci portava a Cork.

FAMIGLIA:

La mia famiglia era fantastica.

Si chiamano Jakie e Brendan e vivono in una delle identiche case nel quartiere di Ballintemple. Con loro vivono 4 figli maschi di diverse età.

Poi c’eravamo io e le mie 2 compagne, 2 ragazzi dall’Arabia Saudita e un ragazzo giapponese. Insomma in casa siamo in 12! Ma si viveva bene comunque.

Il cibo a me è piaciuto molto, la maggior parte delle volte a cena c’era carne e patate cucinate in svariati modi. Il dessert non mancava mai e con esso il the. La cena era alle 6. La colazione cambiava a seconda del giorno. Di solito la domenica c’era colazione irlandese che comprendeva uova, salsiccie, pancetta e fagioli. Mentre il sabato c’era un altro tipo di colazione che comprendeva salsiccie e una frittata. Il resto dei giorni la colazione era piuttosto normale: toast, burro, nutella, succo di frutta, the, latte e una svariata scelta di cereali e marmellate.

Non ho assolutamente niente da ridire sulla mia famiglia, anzi li adoro.

CITTA’:

La città di Cork è molto carina. Ho fatto un po’ fatica ad orientarmi ma vale la pena visitarla. E’ abbastanza caotica ma non quanto lo è Dublino. Infatti preferisco Cork a Dublino.

Una delle cose più sconvolgenti è ovviamente la guida a destra. Quando la famiglia è venuta a prenderci all’aeroporto, durante il tragitto per casa, penso di aver rischiato l’infarto una decina di volte.

Il centro è pazzesco, da perderci la testa. Ci sono un sacco di bellissimi pub, vi consiglio l’Old Oak e l’Oliver Plunkett ma potete entrare solo se siete maggiorenni. Per quanto riguarda lo shopping ci sono un sacco di negozi bellissimi. Penneys è uno dei migliori perchè è un negozio grande e poco costoso e ognuno può trovare qualcosa che gli piace perchè ci sono vestiti di tutte le taglie e stili. Inoltre c’è anche la parte uomo. Un altro bel negozio è Debenhams ma munitevi di soldi perchè è parecchio costoso. Entrambi questi due negozi hanno sia vestiti che accessori che trucchi. Per i souvenir potete andare da Carrolls, ha tantissime cosine carine ad un prezzo ragionevole.

CIBO:

Ho adorato fin dall’inizio i capuccini take away e penso che saranno quello che mi mancherà di più. Fortunatamente non sono andata molto fuori a mangiare. Ci sono un sacco di fast food, io ho provato un Fish&Chips e penso che non ci entrerò mai più in vita mia. A mio parere si mangia meglio a McDonald che ad un Fish&Chips.

LAVORO:

Devo dire che sono stata molto fortunata in questa esperienza.

Anche nel lavoro mi sono trovata bene. Ho lavorato alla Partnership Europe dal Lunedì al Venerdì dalle 10 alle 4 con pausa di un’ora. Non avevo particolari richieste di abbigliamento e non ho neanche fatto il colloquio perchè mi avevano già incontrato la settimana prima di cominciare a lavorare.

-Giorgia

Colloquio di Lavoro Parte IV: Ricerca

Tanto per darvi un po’ di aiuto in più, ecco una lista di siti internet a cui potete dare un’occhiata nel caso stiate cercando un lavoro in Irlanda. Ovviamente questi sono solo alcuni dei mille siti che potete trovare da soli semplicemente cercando su google. Però sono un buon punto di partenza!

http://www.recruitireland.com/

http://www.monster.ie/

http://www.irishjobs.ie/

http://www.jobs.ie/

http://www.indeed.ie/

http://www.findajob.ie/

http://www.linkup.com/

http://www.simplyhired.ie/

E per gli italiani madrelingua, guardate anche:

http://www.indeed.ie/Italian-Speaking-jobs

http://www.toplanguagejobs.ie/language/Italian

 

Se vivi già in Irlanda, dopo aver dato un’occhiata a questi siti internet, ti consiglio di contattare alcune “Recruitment agencies” ovvero le agenzie di reclutamento, a cui puoi fare affidamento per trovare offerte di lavoro. Puoi cercare queste agenzie nel web, o più semplicemente facendo un giro per la città. Un’altra buona scelta, se vivi in Irlanda, è quella di guardare nei giornali: di solito lì vengono pubblicati anche degli annunci di lavoro.

Anni fa era abbastanza comune partire per un paese anglosassone con centinaia di curriculum e fermarsi in ogni pub o ristorante che si incrociava, per lasciarne giù uno. In passato forse si poteva anche ottenere risultati discreti con quel metodo, ma ora invece ve lo sconsiglio fortemente.  Le chance di trovare un lavoro o di essere richiamati da qualcuno, sono molto limitate se comparate al tempo perso a girare tutta la città.

L’ultimo consiglio: potrebbe capitare che tu sia interessato principalmente ad un particolare campo lavorativo ma che tutte le offerte che trovi o che ti vengono proposte non incontrino i tuoi desideri, le tue abilità o le tue precedenti esperienze. Potrebbe essere perchè il tuo inglese non è poi così buono come credi o perchè possiedi un vocabolario limitato. La cosa migliore è di accettare quello che ti viene offerto e sfruttare il primo periodo per migliorare il tuo inglese scritto e parlato, anche se il lavoro non è quello dei tuoi sogni! Anche perchèpare che le aziende abbiano la tendenza ad assumere persone che hanno già un lavoro, piuttosto che persone disoccupate, perchè lo vedono come un segno di buona volontà.

-Anna

Colloquio di lavoro Parte III: Abbigliamento

Andiamo avanti e parliamo di come scegliere l’abbigliamento adatto ad un colloquio di lavoro.

La prima cosa da non sottovalutare è scegliere un vestito in cui ti senti a tuo agio. Come detto in precedenza, dimostrarsi sicuri di sè è molto importante ma è difficile esserlo se addosso hai un vestito che non ti “appartiene” o con cui non ti vedi. Quindi scegli sempre qualcosa che si adatta al tuo corpo, che ti fa sentire tranquillo e, possibilmente, che hai già indossato almeno una volta.

L’abbigliamento che scegli dovrebbe riflettere la tua personalità ma anche dare a chi ti vede l’idea di avere di fronte una persona affidabile. Quindi controlla che gli abiti scelti siano puliti e stirati: niente macchie, bottoni penzolanti o strappi.

Il mantra che devi tenere in mente mentre guardi nell’armadio è: il vestito deve dare la giusta impressione e poi uscire di scena e non distrarre l’intervistatore!

 

Per gli uomini:

Prima di tutto…non è vero che un completo, giacca e cravatta è sempre la scelta giusta. Dipende principalmente dal tipo di lavoro e dall’azienda a cui hai fatto richiesta. Se l’azienda è molto informale e tutti girano in jeans e maglietta, un vestito decisamente non è la scelta giusta, perchè potresti sembrare una persona spocchiosa. Potresti, in quel caso, optare per un paio di jeans ed una camicia. Se invece il colloquio di lavoro si tiene presso un’azienda più formale ed importante oppure in banca, un completo ed una cravatta andranno benissimo.

 

Per le donne:

La cosa che dovete sempre tenere a mente è che non dovete sedurre l’intervistatore! Quindi vietate gonne troppo corte, scollature troppo profonde, scarpe con tacco esagerato e trucco pesante. Un tailleur oppure un vestito vanno benissimo e non deve per forza essere di taglio classico o “vecchio”. In caso sdrammatizzate con un paio di scarpe, una cintura od un foulard colorati. Non indossate gioielli appariscenti e non esagerate con il profumo perchè, anche se a voi sembra il miglior profumo al mondo, a qualcuno potrebbe non piacere o dare addirittura fastidio.

 

Che colore scegliere?

Anche il colore è importante perchè è, a tutti gli effetti, la prima cosa che salta all’occhio. Quindi la prima domanda da porsi è: colori neutri o vivaci? Nero e grigio vanno sempre bene, ma non sono gli unici due colori che puoi usare! Marrone, beige, verde, azzurro, rosa ed in generale tutti i colori pastello, sono perfetti sia per le donne che per gli uomini. Un buon compromesso tra serietà e personalità.

Se invece volete optare per dei colori più intensi, dovreste sempre ricordare che hanno un impatto “psicologico” sulle persone: ROSSO- è il colore che più attira l’attenzione, ma al tempo stesso ricorda sensualità ed aggressività; ARANCIONE- meno aggressivo del rosso, da l’idea di socievolezza e gentilezza; VERDE- è il colore della natura ma anche un colore rilassante; BLU- è un colore che ricorda serietà e calma, le uniformi spesso sono blu per questo motivo; VIOLA- è il colore spesso associato alla regalità e alla saggezza, se usato eccessivamente può infastidire le persone.

 

L’eccezione!

Come per tutte le cose, anche su questo argomento si può trovare l’eccezione: se dovete fare un colloquio per un lavoro nell’area “creativa” (moda, design o pubblicità) la scelta migliore potrebbe essere mostrare come sapete giocare con colori, forme ed abbinamenti. In questo caso, il mio consiglio, è di osare un po’ di più! Scegliete qualcosa che rispecchi la vostra personalità ed i vostri gusti, così che l’intervistatore possa interpretare al meglio il vostro carattere e la vostra vena creativa.

-Anna

Colloquio di lavoro Parte II: Atteggiamento

Proseguendo sull’argomento dei colloqui di lavoro, ecco qui qualche altro consiglio da tenere a mente se (e quando) sarete talmente fortunati da doverne affrontare uno! Sono sicura molti di voi, nel momento in cui leggeranno le seguenti righe, penseranno che alcuni di questi consigli sono banali ed ovvi. Ma non date le cose troppo per scontate…magari ad alcune di queste non ci avreste nemmeno pensato!

–          Prenditi cura della tua igene personale: niente forfora sulle spalle, nessun rimasuglio di colazione in mezzo ai denti o ascelle pezzate. Ok, non è carino farlo notare, ma purtroppo un sacco di gente non ci pensa. E sì, sappiamo tutti che non dovremmo giudicare un libro dalla copertina, ma rimane pur sempre quella la prima cosa che vediamo e facciamo vedere agli altri.

–          Porta con te una copia del tuo curriculum. E’ possibile che loro ne abbiano già stampata una, ma non si sa mai. E ricorda di portare con te tutti i documenti necessari (carta d’identità, patente, numero PPS, etc…)

–          Prendi nota del nome della persona con cui farai il colloquio, imparati il suo nome e cognome in modo da evitare di dimenticarlo, quando lo incontrerai. O quando dovrai chiedere alla segretaria di parlare con il Sig./Sig.ra X.

–          Arriva in azienda almeno 5 minuti prima dell’orario che ti hanno indicato. Studiati e pianifica il viaggio da casa a lavoro e parti con un po’ di ancitipo in modo da evitare ritardi o imprevisti. Se per caso sei in ritardo, nonostante tutto, chiama l’azienda prima dell’orario in cui dovresti presentarti.

–          Non portare con te genitori, parenti o amici. Non è per nulla professionale.

–          Sii gentile con la segretaria quando ti presenti e comportati in modo adeguato mentre stai aspettando. Il tuo comportamento viene notato anche prima che inizi il colloquio e fornisce molte informazioni su che tipo di persona tu sia.

–          Spegni il cellulare prima del colloquio o, se hai estremo bisogno di tenerlo acceso, avvisa e spiegane il motivo fin dall’inizio.

Ed eccoci qua!

Ora dovreste essere più o meno pronti per un colloquio di lavoro. Rimane solamente da decidere come vestirsi… Beh, in effetti solamente non è l’espressione più adeguata, quando si parla di vestiti! Ed il prossimo post parlerà proprio di questo! 😉

-Anna

Colloquio di lavoro Parte I: Domande

Nell’ultimo post stavamo parlando di Irlanda e di lavoro. Ho iniziato spiegando un po’ la parte più giuridica: il numero PPS, la legislazione locale, etc… Ora vorrei affrontare argomenti un po’ più pratici e cercare di dare qualche consiglio a coloro che vorrebbero tentare la fortuna qui nell’Isola di smeraldo.

Tutti sanno che la prima impressione è la più importante. Quando capita di avere un colloquio di lavoro bisognerebbe cercare di sembrare sicuri di sè, tranquilli e di rispondere alle domande in maniera esauriente. Ovviamente le domande saranno differenti a seconda del tuo curriculum, della posizione per cui fai domanda ed ovviamente a seconda delle tue precedenti esperienze lavorative (nel caso tu ne abbia avute).

In ogni caso è molto importante prepararsi ad un colloquio. Anche se mandi il curriculum un po’ a caso, a qualunque compagnia offra un posto, non fare l’errore di arrivare impreparato. Informati sull’azienda da cui andrai a fare il colloquio, sulla posizione per cui hai fatto richiesta, ma sopratutto fa attenzione a ricordarti ciò che hai scritto nel tuo curriculum! (Perchè tanto lo sappiamo che lo infarciamo sempre un pochino, per farci belli!)

Parlando con un po’ di irlandesi e facendo un po’ di ricerca nel web, ho stilato una lista delle domande più frequenti che potrebbero farti durante un colloquio qui in Irlanda (ma probabilmente anche in qualsiasi altra nazione!):

–          Dimmi qualcosa di te.

–          Cosa sai della nostra compagnia/azienda?

–          Come mai hai deciso di mandare il tuo curriculum alla nostra azienda? Cosa ti interessa della nostra azienda?

Con queste domande l’intervistatore cerca di capire che tipo di persona tu sia, il tuo carattere e non solamente le tue capacità.

–          Pensi di essere la persona giusta per questo lavoro?

–          Che qualità o abilità uniche credi di poter portare alla nostra azienda?

–          Che aspetti delle tue precedenti esperienze lavorative credi ti saranno più utili?

–          Quale credi sia la tua forza e la tua debolezza?

–          Come mai hai lasciato il tuo precedente lavoro? (Questa vale solo per i fortunati che un lavoro ce l’avevano!)

L’intervistatore ora sta cercando di capire se sei qualificato per il lavoro.

–          Dove e come ti vedi tra 5 anni?

–          Come mai hai scelto quella università o quel corso di studi?

–          Che altri tipi di lavoro o che altre aziende stai considerando?

L’intervistatore vuole capire se sei seriamente interessato al lavoro e a rimanere nell’azienda in maniera stabile oppure se hai interessi ed obbiettivi differenti per il tuo futuro.

–          Perchè ti interessa questa particolare posizione?

–          Cosa conosci sul lavoro che dovrai svolgere?

–          Che tipo di retribuzione ti aspetti?

L’intervistatore vuole capire cosa e quanto sai dell’azienda e del ruolo per cui hai fatto richiesta.

–          Hai qualche domanda?

Di solito è una buona idea chiedere qualcosa, a questo punto del colloquio, per dimostrare che sei davvero interessato al posto di lavoro, ma anche che sei una persona propositiva. Però sarebbe sempre bene tenere a mente che non è una grande idea parlare di soldi, vacanze o indennità al primo colloquio!

-Anna